Il Coronavirus è solo l’ultimo evento che crea grandi timori sui mercati, ma come sono andate le cose durante la diffusione del virus SARS del 2003 che fece 800 vittime? E come hanno impattato i più importanti eventi degli ultimi 90 anni compresa la seconda guerra mondiale sul listino azionario americano che di fatto è il faro per tutte le borse mondiali?
Questa tabella rappresenta le performance anno per anno dal 1928 ad oggi ecco le principali considerazioni:
1) Nel 2003-2004 nel periodo della SARS il mercato salì del 39%
2) Durante la seconda guerra mondiale la borsa fece +100%
3) Dopo un periodo di borsa negativa c’è stato quasi sempre un anno particolarmente positivo che ha recuperato in tutto o in buona parte la perdita.
4) Se prendiamo brevissimi periodi di un anno, i risultati sono stati positivi nel 73% dei casi
5) Se il segmento di periodo sale a 5 anni, i risulati sono stati positivi nel 88% dei casi, che salgono al 94% su 10 anni e al 100% su 20 anni.
6) Nel peggiore segmento a 10 anni, la perdita è stata del 15% mentre il decennio migliore ha generato il +525%
7) Con un orizzonte ultra ventennale nessuno ha mai perso soldi con la borsa.
8) Nel periodo recente il decennio peggiore è stato il 2000-2009, ma chi avesse correttamente diversificato la parte azionaria con un portafoglio bilanciato con obbligazioni oro e commodities avrebbe in ogni caso guadagnato.
9) Chi avesse definito un orizzonte temporale ultra generazionale ad esempio a 30 anni, avrebbe ottenuto da 9 a 46 volte il capitale iniziale investito.
Indipendentemente dai virus di turno, ciò che premia l’investitore è la consapevolezza di avere un portafoglio robusto correttamente diversificato per segmenti di rischio, oltre ad effettuare la manutenzione per ribilanciare periodicamente le asset class con la logica del mean to reversion.