Avete in portafoglio singoli titoli di qualsiasi azienda? VENDETELI!
Il crack del più grande operatore turistico britannico Thomas Cook Plc ci ricorda per l’ennesima volta di NON ASSUMERE MAI RISCHIO SPECIFICO.
Il gruppo fondato nel 1841 dall’omonimo imprenditore con 31.000 dipendenti e un fatturato nel 2018 di 6,5 miliardi di sterline, quotato alla borsa di Londra ieri ha dichiarato bancarotta dopo 170 anni di storia.
I biglietti e i voucher sono diventati carta straccia e le ferie tanto agognate sono diventate un incubo per 600.000 turisti. Per i clienti già partiti il governo britannico sta organizzando 40 aerei militari per il rimpatrio dei suoi cittadini. Ma l’incubo peggiore è anche e soprattutto per gli investitori che ingolositi dalle basse quotazioni hanno mediato i prezzi dei titoli grazie alle basse quotazioni.
Il titolo azionario quotava a maggio 2018 oltre 136 sterline ma a maggio dell’anno successivo la quotazione era scesa già tra le 11 e le 20 sterline, ben 10 volte di meno. E’ sicuro che qualcuno ha ritenuto che il prezzo fosse un buon affare e avrà acquistato il titolo o ampliato le proprie posizioni. Questo accade perché molti si accontentano di un grafico per prevedere il futuro, o più banalmente pensano che se quotava 130 sterline in passato prima o poi potrà ritornare a quelle quotazioni (quante volte ho sentito questa frase). Quando comprate un titolo c’è sempre qualcuno che ve lo vende e fa un ragionamento esattamente opposto al vostro e ritiene sia più conveniente disfarsene.
In questi casi sono dispiaciuto più per i turisti che probabilmente non potevano immaginare ciò che gli sarebbe accaduto, piuttosto che per gli investitori che troppo spesso credono di speculare e alla fine si ritrovano con un pugno di mosche in mano!